Ci sono buone ragioni perché i prossimi mesi siano molto positivi per l’oro.
L’oro è un bene rifugio ed anche una valuta (impropria) rifugio.
L’oro molto spesso è decorrelato rispetto al mercato azionario, vale a dire che quando ci sono forti cali su quel mercato l’oro tende a salire e viceversa. Ci sono stati momenti in cui saliva il mercato azionario ed anche l’oro saliva, tuttavia nei momenti critici la decorrelazione funziona.
Inoltre in caso di movimenti inflattivi importanti che colpiscano più aree valutarie l’oro tende a rivalutarsi su tutte le valute mondiali.
Non sappiamo come saranno i mercati nei prossimi 12 – 24 mesi, è tuttavia molto probabile che, a fronte di un’impennata globali dei debiti pubblici e non appena dovesse esserci un minimo di ripresa dei consumi, potrebbe innescarsi una fase inflattiva a livello globale.
L’aumento dei tassi che ne deriverebbe potrebbe far scendere i listini azionari con spostamento degli investimenti verso i beni rifugio. In questo caso l’oro potrebbe essere il bene rifugio per eccellenza.
Negli ultimi 12-13 anni c’è stata correlazione positiva fra l’aumento del prezzo dell’oro e l’aumento del debito pubblico americano e questo è sicuramente in fase di crescita.
E’ interessante studiare il grafico storico “Gold verso S & P 500” (vedi figura) dove si osservano le fasi in cui il
grafico sale che coincidono con periodi di borsa (in questo caso i primi 500 titoli della borsa americana) molto negativi e prezzo dell’oro alto e le fasi in cui il
grafico scende (con l’inversione dei termini). Ora potremmo essere alla fine di una fase di discesa ed all’inizio di una nuova importante salita (di questo grafico), anche per i motivi indicati sopra.
Ma allora non dobbiamo comperare azioni bensì oro?
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